Quando l’amore sposa il vino, nasce poesia

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Vincitore del premio per la cultura Acino d’oro per il Vino della Pace 2003, il libro Vino, Amore e Poesia della poetessa friulana Rosinella Celeste Lucas presenta quindici composizioni poetiche come fossero dipinte su una tela immaginaria con i colori caldi dei suoi versi, dai quali traspaiono profonde sensazioni distillate attraverso gli intensi profumi della terra, il cui unico indistinto protagonista è il vino.

Di Silvia Monego. “Una poesia che è invenzione fantastica e confessione, che è memoria e immaginazione. Come la madeleine proustiana che colma di un’essenza preziosa, che ricompone il tempo ciclico della memoria”. Definisce così la sua poesia Licio Damiani, critico attento e sensibile che l’accompagna durante le numerose presentazioni del libro e la considera “la voce più autentica ed originale del Friuli Venezia Giulia”.

Stimata dallo scrittore Fulvio Tomizza che l’ha collocata in un posto di sicuro rilievo fra i poeti del Friuli Venezia Giulia, quali Saba, Stuparich e Slataper, in questa breve raccolta di poesie ispirate al vino vanta due importanti prefazioni: una del giornalista Piero Fortuna e l’altra dello scrittore Paolo Maurensig, che individuano nella lirica di Celeste come la centralità del tema amoroso si sposi alla magia del vino con una grande espressione poetica.

In questo testo, arricchito dalle illustrazioni del pittore Arrigo Poz, che concorrono alla raffinata qualità dell’opera, ogni vino si racconta, ogni parola evoca amore e sensazioni di tempi e momenti vissuti. Sono molteplici le profonde suggestioni che rimandano a calici dorati o rubini rendendole vive e appaganti.

“Poesia del vino e vino della poesia - continua Licio Damiani - in questo quarto libro, il sole della grazia lirica, come nell’acino d’uva, trae le gocce dell’elisir che incanta”. Leggere questi versi è assaporare con gli occhi parole che evocano bouquet di profumi delicati e caldi sapori, come quelli del vino Picolit, a cui dedica questa poesia:

PICOLIT

Vedi lassù tra Savorgnano e il Torre
Il vigneto è scabro
Come un amore taciuto.
Perle a manciate nella tasca dell’infanzia
Questi acini d’oro
Brillano schivi e antichi i tuoi occhi
Dicono … Domani, domani il bacio mielato.
Non altra voce.
Domani … colerà senza rumore il vino vellutato
L’oleoso Picolit, figlio del sole
Che tutto converge in te.
.

Ma, come ha scritto Piero Fortuna: “…i vignaioli si accorgeranno di questa alta e sublime poesia? La sapranno ‘usare’ bene?…”. Sarà dunque compito di ciascun lettore diffondere i versi di Rosinella di tralcio in tralcio, di chicco in chicco e permeare l’aria dei suoni evocativi e armoniosi di tanta leggiadra lirica.

Rosinella Celeste Lucas ha pubblicato inoltre: Poesie (D’Anna - ME -FI), illustrato dal pittore Cesare Mocchiutti, che vinse il premio Opera prima del Premio Cittadella (PD) la cui giuria era presieduta da Ezra Pound; La forma incauta (Rebellato Ed.) che vinse il Moretti d’oro di Udine presieduto da Eugenio Montale; Il tempo dilatato (PAN-MI) premiato con l’Alte Ceccato, presidente Ugo Fasolo.
Nell'ultima pubblicazione, Bora e Scirocco, l’autrice si cimenta nella prosa in forma di racconti brevi, ispirata dai venti tra il Carso e la Sicilia, le terre in cui è vissuta.

[Nelle immagini la copertina di Rosinella Celeste Lucas, Vino, amore e poesia,
Edizioni della Laguna, Mariano del Friuli (GO), 2001]

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