Sempre uniti, senza ripensamenti

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Un'altra bella storia di famiglia unita quella dei Bosco, che hanno dato vita all'azienda Borgo Claudius a Clauiano, località del comune di Trivignano Udinese, uno dei borghi più belli d'Italia.

Vale la pena passare da queste parti, vicino alla città fortificata di Palmanova, sia per venire a conosce la famiglia Bosco con i loro vini, sia per visitare Clauiano, borgo rurale di origine medievale rimasto quasi intatto nella sua identità storica ed entrato a far parte nel 2004 del club dei borghi più belli d'Italia. Le abitazioni sono costruite con pietre e sassi, all'apparenza chiuse nei confronti del viandante si aprono con ariose corti interne, retaggio di un recente passato agricolo che necessitava di ampi spazi di rimessa dell'attrezzatura e delle derrate.

La tenuta dei Bosco mantiene questa conformazione e ne rispetta la destinazione d'uso, essendo la produzione agricola, oggi vitivinicola, l'attività principale. All'interno della corte il visitatore è ben accetto, invitato a degustare i vini prodotti dall'azienda  nell'agriturismo ricavato dalla casa padronale risalente al '600. Qui i vini si accompagnano a piatti freddi, formaggi, affettati e salumi di produzione propria.

I protagonisti

Abbiamo intervistato il giovane Fabio Bosco che ci ha raccontato la storia della famiglia e della sua personale vocazione all'agricoltura fin dalla più tenera età, quando accompagnava il padre, Angelo, nei campi. «Questa passione mi è stata tramandata da mio padre, è una cosa che sento dentro. Da bambino ho iniziato ad andare in campagna con mio papà. Da piccolo lo seguivo sempre sul trattore. Non c’è mai stato nessun ripensamento, siamo sempre stati uniti».

Oggi i Bosco impegnati nella conduzione dell'azienda sono quattro: papà Angelo, mamma Daria e i figli, Fabio e Marta, i quali si sono suddivisi i compiti occupandosi prevalentemente l'uno della cantina e l'altra dell'agriturismo.

Tutto ha avuto origine dai nonni, racconta Fabio, che testimonia come agli inizi del '900 l'attività principale fosse la coltivazione di tabacco, mais e gelsi per nutrire i bachi da seta, vera risorsa per molte famiglie friulane d'un tempo. Passati agli allevamenti zootecnici di bovini, iniziarono a occuparsi della coltivazione della vite negli anni '60 fino a far diventare questa l'attività principale, che si esplicita con successo nel 2003 con la nascita del marchio Borgo Claudius.

I vini

Il territorio di Clauiano, che fa parte del circuito Strada del Vino Aquileia, ben si presta alla coltivazione della vite con ottimi risultati soprattutto per i vini rossi. La terra è ricca, in parte ghiaiosa e portatrice di mineralità, in parte argillosa e grassa, capace di donare corpo e consistenza ai vini.

La proposta di vini Borgo Claudius è ampia, ma tra tutti vale la pena citare un uvaggio, Le Sasse, a cui Fabio è molto affezionato. «Abbiamo iniziato da qualche anno a produrre Le Sasse, che prende il nome dal territorio dove sono ubicati i nostri vigneti. Si tratta di un uvaggio tra Refosco e Pignolo. Ha un affinamento in barrique di due anni più un anno in bottiglia. E’ un rosso corposo, importante».
E indubbiamente la coltivazione del Pignolo è apprezzabile in quanto vitigno autoctono originario delle colline vicino a Buttrio che anche in pianura riesce a dare ottimi risultati. Spesso utilizzato negli uvaggi, i Bosco lo propongono anche da solo, con una produzione limitata e un affinamento di due anni in barrique e altrettanti in bottiglia.

L'intervista

      Fabio Bosco intervistato da Sabrina Vidon

Per approfondire: www.borgoclaudius.it

[In copertina la famiglia Bosco: Fabio, Marta, Daria, Angelo. Nelle foto in alto a destra l'azienda Borgo Claudius veduta all'esterno, dalla strada principale del borgo, e all'interno della corte]

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