Gli studenti di agraria sperimentano il metodo classico

      Ascolta la lettura dell'articolo

Inizia questa settimana nell'Istituto Tecnico Agrario "Giovanni Brignoli" di Gradisca d'Isonzo il progetto “Emopoli” che vedrà i ragazzi della classi terze produrre uno spumante metodo classico che sarà pronto in occasione della loro maturità.

Questa settimana 23 studenti dell'istituto Brignoli saranno coinvolti nel progetto formativo Emopoli. Si partirà con la visita alla Tenuta Angoris che affiancherà gli studenti con la propria esperienza pluridecennale nella spumantizzazione.

«Tutto è nato l’anno scorso quando pensavamo a un progetto da proporre agli studenti che poi fosse effettivamente utilizzabile in un futuro professionale all'interno un’azienda – ha spiegato il dirigente scolastico Marco Fragiacomo –. Si decise di puntare sulla preparazione degli spumanti, una produzione sempre più diffusa nelle nostre aziende vitivinicole, e lo scorso settembre, in seguito a un cospicuo finanziamento della Fondazione Carigo (ottenuto grazie a un bando destinato agli enti di ricerca per progetti di divulgazione scientifica che valorizzassero il territorio), il progetto ha iniziato a prendere vita».

«La scelta di proporre una produzione con il metodo classico – ha aggiunto Stefano Sclauzero, responsabile della cantina dell’istituto – è stata della professoressa Patrizia Piccini (coordinatrice del progetto Emopoli) che ha visto nelle varie fasi della produzione un vero e proprio percorso didattico, a differenza della spumantizzazione con il metodo Charmat, in cui la base spumante sarebbe stata semplicemente inserita nell’autoclave e poi imbottigliata».

Lo spumante sarà ottenuto da un uvaggio di Chardonnay e Ribolla gialla, per dare un segno di internazionalità, ma anche di legame con il territorio, utilizzando il vitigno che tra gli autoctoni meglio si presta alla produzione di spumante. A metà febbraio inizieranno i lavori nella cantina dell’istituto dove la base spumante verrà imbottigliata assieme ai lieviti e agli zuccheri e, in seguito, ogni singola bottiglia sarà accatastata e “messa a riposo” per 24 mesi.

Sarà l'enologo della Tenuta di Angoris, Alessandro Dal Zovo (ex studente dell'Istituto) ad accompagnare gli studenti in questo lungo viaggio a fianco dei docenti Patrizia Piccini (responsabile del progetto), Flavio Montanino, Marco Vecchi, Gabriella Turri Pinamonti, Maria Vescovi e agli assistenti tecnici Sclauzero Stefano (responsabile di cantina), Nicola Pahor e Nevio Iuri.

Per approfondire: brignoli.goiss.it

[In copertina l'istituto Brignoli. Fonte brignoli.goiss.it]

I commenti sono chiusi