Tutto quello che il Carso può dare

      Ascolta la lettura dell'articolo

L'agriturismo Grgic a Padriciano, sul Carso triestino, riaprirà i battenti venerdì 3 agosto per proporre come di consueto una genuina rassegna di piatti e prodotti locali, primo tra tutti il noto vino omonimo.

Si potrebbe dire che da Grgic valga il principio dell'autarchia. Tutti i prodotti di questo agriturismo provengono da coltivazioni e allevamenti propri oppure dalle aziende agricole dei dintorni, secondo una filosofia da chilometro zero che ci proietta in un'epoca in cui l'autosufficienza delle piccole comunità era data dall'aver stabilito rapporti di complementarietà col vicinato.

I protagonisti

«Tutta la famiglia si occupa da generazioni di agricoltura. Mi hanno trasmesso questa passione». Esordisce così Igor Grgic raccontando la storia della sua azienda che affonda le radici nel vissuto dei propri nonni, nella prematura scomparsa del padre e nella riscoperta del contatto con la terra dopo un'esperienza lavorativa da ragioniere.

«Lavoravo in città nell’import export - ricorda Igor - nel '90 è iniziato un periodo di crisi economica in seguito alla guerra in Jugoslavia, così ho deciso di licenziarmi. Restando a casa e vedendo le stalle, che un tempo ospitavano le mucche, ormai vuote, decisi di allestire dei box e per lavorare coi cavalli, la mia vecchia passione», tanto che oggi ve ne sono quattordici a disposizione dei clienti per passeggiate lungo i sentieri del Carso.

Dopo i cavalli viene ripresa la produzione del vino e nel 1992 nasce l'attuale azienda, che ottiene sempre più successo e porta alla nascita dell'agriturismo nel 2004, dove oggi sono in parte impegnati anche la moglie di Igor, Tanja Vecchiet, e le due figlie Anja e Saša. Non mancano all'appello neanche le nonne (le mamme di Tanja e Igor) che danno una mano ciascuna secondo le proprie possibilità, confezionando marmellate e squisite conserve di ortaggi.

La cucina

La signora Tanja definisce come carsolino/casalinga e stagionale la cucina che lei sovrintende, specificando che le tradizioni culinarie del carso si miscelano con la propria libera creatività mantenendo uno stile schietto e autentico e tendenzialmente fedeltà alla stagionalità delle materie prime. Settimana dopo settimana si possono così scoprire nuovi piatti preparati con le erbe e le verdure appena colte. Col passare dei mesi le grigliate estive cedono il posto a piatti più calorici e tipici, come la jota e le tante ricette a base di carne. Da provare in estate lo strudel dolce con zucchine e papavero e, da febbraio a Pasqua, il saporito prosciutto cotto al forno in crosta di pane, pretrattato (con sale, pepe e aglio) e lasciato leggermente stagionare come si trattasse di un crudo.

Apertura nei fine settimana, da venerdì a domenica, e orari assolutamente elastici, in nome di quell'ospitalità antica sempre disponibile ad accogliere il viandante affamato con un piatto caldo.

I vini

Il prodotto principale dell’azienda agricola è il vino ricavato da uve di Vitovska, Malvasia e soprattutto Refosco che, nell'annata 2008 e con le vigne situate nella bianca terra arenaria del comune di San Dorligo della Valle verso Muggia, è stato premiato come miglior rosso della regione nel corso della Fiera dei vini di Buttrio del 2011.
L'inconfondibile etichetta con riferimenti solari è derivata da un'opera in vetro dell'artista friulana Elisa Vidussi.

      L'intervista radiofonica
Di Sabrina Vidon

Per approfondire: www.grgic.it

[Nella foto in alto a destra i coniugi Tanja Vecchiet e Igor Grgic.
Sotto, una bottiglia di Refosco Grgic. Foto C. Sponza]

I commenti sono chiusi