Vino estremo, questo sconosciuto

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Quanti conoscono o hanno assaggiato un vino prodotto da uve coltivate in zone cosiddette estreme o eroiche? Quanti immaginano le difficoltà che si possono incontrare a fare i vignaioli in queste aree spesso scoscese, aride, arse dal sole, difficilmente agevoli, spazzate dal vento. O in vigne poste a oltre 1.200 metri, dove la terra è strappata metro dopo metro da terrazzamenti quasi vertiginosi?

Sono vini prodotti dal rapporto magico tra la natura e l’uomo che con amore e passione lavora in condizione dure, dove oltre alla fatica umana è già valoroso fare impresa e ancor di più nel farlo con le mani dentro una terra inospitale, improbabile, estremamente ruvida.

Sono vini quasi clandestini, poco socievoli ma di forte carattere, come i territori impervi dove si producono; alcuni sono famosi ma sempre appannaggio di pochi per i bassi volumi di produzione e per il loro alto valore. Sono vini rari e preziosi.

Raccontano storie, tante e affascinanti, trasmettono l’unicità e la bellezza dei territori, siano essi di mare o di montagna, e li valorizzano, narrano di suggestioni ed echi del più ampio e meraviglioso vigneto Italia.

Sono vini da approcciare e degustare con rispetto, rimandano a emozioni e sapori d’altri tempi e trasmettono la sapienza e l’esperienza di questi eroici vignaioli.

Sono vini da proporre non a sola esclusiva di pochi intenditori ma da promuovere e raccontare a chiunque ami e rispetti il vino e l’umanità che spesso è dietro l’etichetta.

Incontriamo i produttori e i loro vini il 20/21 Ottobre a “Vini da Terre Estreme” a Montegrotto Terme (Padova).  Sono presenti oltre 60 aziende “estreme” e più di 250 etichette; nei due giorni del workshop “Vini da Terre Estreme” diventa, per gli enogastronauti e per i professionisti, punto di incontro con le aziende estreme, cosiddette eroiche, che presentano la loro miglior produzione in un contesto di assoluta esclusività.

Fonte: in collaborazione con Papageno

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